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Tariffa collettamento e depurazione reflui industriali autorizzati allo scarico in pubblica fognatura.

I corrispettivi per il servizio di collettamento e depurazione dei reflui produttivi scaricati in pubblica fognatura sono determinati in ottemperanza a quanto stabilito in merito alle determinazioni tariffarie dall’Ufficio d’Ambito della Provincia di Como con deliberazione del 20 novembre 2018 in applicazione della Delibera ARERA 665/2017/R/idr del 28 settembre 2017.

In particolare, i corrispettivi per il servizio di collettamento e depurazione per le utenze industriali sono articolati secondo la seguente struttura generale:

in sintesi il calcolo di quanto dovuto è legato alla somma di una quota fissa (QF), una quota di capacità (QC) quantificata in base ai volumi massimi e alle concentrazioni massime di COD e solidi sospesi (SST) autorizzati allo scarico e una quota variabile (QV) legata alla effettiva qualità dei reflui e ai volumi scaricati.

La QUOTA FISSA (QF)
La quota fissa è stata calcolata applicando il limite del 5% del gettito complessivo per il servizio di collettamento e depurazione dei reflui industriali, come previsto al punto 16.5 del TICSI.

L’art. 16 dell’Allegato A prevede la quantificazione della quota fissa sulla base dei seguenti tre costi:

  1. gestione contrattuale dell’utente;
  2. costi della misura dei volumi scaricati;
  3. costi delle verifiche di qualità dei reflui industriali.


Le componenti relative alle lettere a), b) e c) sono state definite considerando 5 voci di costo di seguito riportate:

  1. Costi del personale;
  2. Costi di laboratorio;
  3. Costi di manutenzione;
  4. Costi di trasporto;
  5. Costi amministrativi.

In sintesi si possono individuare i seguenti costi:

  1. gestione contrattuale dell’utente = 50,00 €/anno
  2. costi della misura dei volumi scaricati
  3. costi delle verifiche di qualità dei reflui industriali

Tra i costi di cui alle lettere b e c sono inoltre da ricomprendere le voci fisse correlate ai costi diretti, che le aziende sostengono per la manutenzione dei campionatori, misuratori e telecontrollo, che verranno direttamente imputati alle aziende in cui tali sistemi sono installati. In particolare tali costi sono:

  • costo campionatore: 450,00 €/anno;
  • costo misuratore: 150,00 €/anno ;
  • costo per telecontrollo: 300,00 €/anno.

In questo modo ogni utente avrà la propria quota fissa definita dalla somma fra: 

  • costo di gestione contrattuale (costi amministrativi);
  • costi della misura (se presente misuratore e/o campionatore allocati nei costi di manutenzione);
  • costi delle verifiche di qualità dei reflui industriali (costo del personale + costo del laboratorio + costi di manutenzione + costi di trasporto, commisurati ai volumi annui scaricati).

La QUOTA CAPACITA’ (QC)

È quantificata in base alle concentrazioni massime di COD e di Solidi Sospesi previste negli atti autorizzativi e al volume massimo autorizzato per lo scarico con applicazione della seguente formula:

dove:

  • %COD, aut e %SST, aut sono le percentuali che, applicate alla tariffa unitaria di capacità TdcapacitàATO, rappresentano la quota di costo attribuita agli inquinanti COD e SST (%) e assumono i medesimi valori stabiliti per %COD e %SST:
  • COD aut,p e SSTaut,p sono le concentrazioni rinvenibili negli atti di autorizzazione (mg/l);
  • Vaut,p è il volume massimo autorizzato allo scarico
  • Il coefficiente Sqc, soglia posta all’incidenza della quota capacità rispetto al gettito complessivo per il servizio di collettamento e depurazione dei reflui è stato posto pari al 5%.

– Tdcapacità (= 0,00379 

La QUOTA VARIABILE (QV)

QUOTA VARIABILE – QVpATO LA TARIFFA UNITARIA DI FOGNATURA
La tariffa unitaria di fognatura è stata posta dall’Ufficio d’Ambito pari a € 0,1004 €/mc.

L’Ente di governo dell’ambito, o altro soggetto competente può introdurre un fattore moltiplicativo α per tener conto di reflui di natura specifica, che determinano un impatto sui costi dell’infrastruttura fognaria a causa delle loro caratteristiche corrosive o incrostanti.
α è stato posto pari a 1.

QUOTA VARIABILE – QVpATO LA TARIFFA UNITARIA DI DEPURAZIONE
La tariffa unitaria di depurazione è stata posta dall’Ufficio d’Ambito pari a € 0.3378 €/mc.
Le percentuali che, applicate alla tariffa unitaria, determinano i costi di abbattimento degli inquinanti principali COD, SST, N, P assumono, di norma, i valori “standard” indicati nella tabella seguente. I valori standard prevedono anche dei range.

Sulla base del tessuto industriale presente nell’ambito di Como e degli impianti di depurazione esistenti, l’EGA ha ritenuto opportuno considerare valori dei parametri diversi da quelli standard, ma all’interno dei range, al fine di rappresentare meglio il costi dei diversi trattamenti, in particolare del COD, in termini di costi energetici, di smaltimento e di rimozione della sua quota refrattaria. Questo consente anche di ottimizzare la distribuzione delle percentuali di costo di alcuni parametri (SST e N), mantenendo inalterata la percentuale di abbattimento del fosforo (pari al 5%).

Di seguito si indicano le modifiche delle percentuali da applicare ai vari parametri:

%COD da 52 a 57
%SST da 28 a 25
%N da 15 a 13

QUOTA VARIABILE – QVpATO LA TARIFFA UNITARIA DI DEPURAZIONE – ulteriori parametri

Tra i parametri da considerare per il calcolo della quota variabile la formula consente di individuare ulteriori parametri rispetto a COD, SST, N e P a condizione dell’ esistenza nell’ATO di riferimento, di almeno un impianto di trattamento con fasi specifiche per la rimozione del parametro in oggetto.

Al proposito, è stato inserito e come parametro “Xj,p” il “Colore”, in quanto parametro caratteristico del comparto del tessile presente nell’ambito.
Si introduce un ulteriore parametro J-esimo individuato nel BOD5, da inserire nella formula con coefficiente negativo pari a “-7” e da applicarsi a quegli utenti che hanno limiti allo scarico superiori a 40 mg/l (limite di riferimento).

Tale modifica permette di modulare il costo di trattamento del COD anche in funzione della sua biodegradabilità. Infatti l’introduzione di questo parametro permette di meglio soddisfare il principio di “chi inquina, paga”, in quanto l’apporto di BOD5 tramite il refluo scaricato facilita tutti i processi di predenitrificazione che risultano più performanti in presenza di carbonio prontamente biodegradabile, limitando nel contempo l’acquisto di fonti di carbonio esterne.

Vincolo di spesa per ciascun utente
Ai sensi di quanto previsto dalla delibera ARERA 655/2017/R/idr la spesa annua di ciascun utente produttivo a parità di refluo scaricato (volume e caratteristiche qualitative) non può essere incrementata di un valore superiore al 10% annuo rispetto alla spesa sostenuta con il metodo previgente.