I soci hanno approvato all’unanimità il bilancio 2022. Nonostante la crisi idrica, climatica ed energetica, il Gestore del SII della provincia di Come aumenta ulteriormente la copertura del territorio e coniuga il risultato economico col lancio di progetti innovativi
Un utile di esercizio di 1,905 milioni di euro e dati da record sulle altre voci principali: EBITDA (9,554 milioni), investimenti (37,681 milioni) e capitale investito netto (115,367 milioni di euro).
Insieme al numero dei dipendenti, che con le nuove assunzioni sale al 31.12.2022 a quota 271, Como Acqua ritocca quindi al rialzo tutti i migliori risultati della sua storia, iniziata operativamente nel 2019.
Il dato economico incornicia un anno decisamente intenso. Al 31.12.2022, portato a termine il percorso di aggregazione gestoria, il totale dei comuni serviti è il seguente:
- Acquedotto: 134 comuni, per un totale di 436.560 abitanti
- Fognatura: 137 comuni, per un totale di 527.493 abitanti
- Depurazione: 147 comuni, per un totale di 593.780 abitanti
Particolarmente rilevante è la crescita degli investimenti, saliti a 37,681 milioni di euro, con un aumento del 63,4% rispetto all’esercizio 2021. In particolare, 18,308 milioni sono stati investiti sui servizi di acquedotto (+95,1%), 11,689 sulla fognatura (+58,2%), 4.846 sulla depurazione (+12,3%) e 2,839 corporate (+44,3%).
“Il fatto che il trend positivo di Como Acqua prosegua non rappresenta per noi un punto di arrivo, bensì una motivazione ulteriore a spingerci a migliorare sempre di più i nostri servizi e le nostre performance. Per questo motivo, gli investimenti diventano una voce ancora più importante del nostro progetto, così da renderci sempre più tempestivi ed efficaci nell’adattarci alle nuove incombenze determinate da un contesto mutevole. In particolare, ciò è necessario in ragione del fatto che l’emergenza idrica sta diventando una vera e propria crisi di natura strutturale, che ci impegnerà costantemente”, spiega l’Ing. Enrico Pezzoli, Presidente e AD di Como Acqua.
Il 2022 ha visto anche l’inaugurazione della linea addutrice Ceresio-Lanzo, una soluzione tecnica realizzata a tempi di record per prevenire la scarsità idrica, nonché il finanziamento PNRR di ben 10 milioni di euro per il progetto “Fanghi-Forsu” (classificatosi primo in Lombardia e secondo nel Nord Italia), che vedrà nascere a Mariano Comense un impianto capace di trasformare i fanghi da depurazione, uniti alla frazione umida dei rifiuti urbani e matrice verde, in Biogas: un perfetto esempio di economia circolare.
“La capacità di anticipare il cambiamento, attraverso azioni concrete che intercettino opportunità ed evoluzioni di mercato, può considerarsi una qualità che abbiamo ormai fatto nostra”, conclude Pezzoli.