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Di seguito una selezione di domande ricorrenti

Ubicazione e orari di apertura degli sportelli sono visibili nella sezione Servizi e sportelli del sito, effettuare la ricerca filtrando il comune di residenza.

È necessario scaricare e compilare il Modulo disdetta nell’area clienti – sezione modulistica.
Se non è possibile scaricarlo, il modulo è disponibile c/o gli sportelli.
Tale modulo deve essere compilato dall’intestatario del contratto.

  • se l’intestatario è un affittuario non più reperibile, il modulo deve essere compilato dal proprietario dell’immobile;
  • se invece l’intestatario è deceduto deve essere compilato da un erede.
    Dati da inserire:
  • dati anagrafici del compilatore e numero telefonico;
  • decorrenza data di chiusura e numero utenza;
  • intestazione utenza se il compilatore è persona diversa;
  • indicare se nel contratto stesso subentra altra persona o se il contatore deve essere rimosso/piombato.
    In caso di subentro/voltura l’utente ha tempo 5 giorni lavorativi per effettuare un subentro/voltura direttamente senza che il contatore venga rimosso o piombato.
    In caso di rimozione/piombatura occorre indicare su “ubicazione contatore” se lo stesso è interno o esterno alla proprietà specificandone la posizione;
  • tassativo indicare la lettura del contatore alla data della cessazione.
  • È importante indicare l’indirizzo di spedizione della bolletta di chiusura se diverso da quello dell’utenza.
    Il modulo deve essere corredato da copia della carta d’identità del sottoscrittore.

Deve chiudere l’utenza compilando il Modulo disdetta, scaricabile dal sito, indicando la lettura al momento dell’abbandono dell’immobile.
Se non è possibile scaricarlo, il modulo è disponibile c/o gli sportelli.
Nel caso in cui il contatore sia posizionato all’interno della proprietà privata e non sia previsto un subentro, è necessario concordare con i nostri uffici un appuntamento per procedere alla piombatura/rimozione del contatore.

È necessario che l’utenza a cui si subentra/voltura risulti cessata.
Per individuare l’utenza è necessario avere o il numero utente (rintracciabile da una precedente bolletta) o la matricola del contatore.
L’utente si dovrà recare presso uno sportello operativo dove verrà redatto il nuovo Contratto di fornitura.
I documenti da presentare sono:

  • carta d’identità del richiedente;
  • codice fiscale;
  • dati catastali immobile;
  • lettura del contatore;
  • per le società: copia del certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A non anteriore ai sei mesi;
  • per il condominio: l’amministratore dovrà consegnare copia del codice fiscale del condominio e verbale di nomina come amministratore.
  • codice Iban se si decide di fare l’addebito diretto in conto. Se invece l’utente sceglie come modalità di pagamento il bollettino MAV bancario, è previsto il versamento di un deposito cauzionale che varia in funzione dell’uso e del consumo annuo.
    Se non si è proprietari dell’immobile:
  • “modulo dati del proprietario dell’immobile” che dovrà essere sottoscritto dal proprietario stesso.

È necessario scaricare e compilare il Modulo richiesta nuovo allaccio acquedotto, contenente anche la dichiarazione atto di notorietà.
Se non è possibile scaricarlo, il modulo è disponibile c/o gli sportelli. Tale modulo deve essere compilato dall’intestatario del contratto.
La modulistica di nuovo allaccio può essere consegnata presso gli sportelli oppure spedita via mail o via fax.
Il tecnico provvederà ad inviare il preventivo di spesa che dovrà essere poi re-inoltrato via mail, via fax o consegnato presso gli uffici, firmato per accettazione e corredato da copia del pagamento. Senza tale documentazione non verrà dato seguito all’allaccio.
Una volta posato il contatore l’utente verrà convocato presso lo sportello per redigere il contratto vero e proprio.
Oltre alla documentazione già presentata dovrà portare codice IBAN se intende effettuare addebito bancario.

È necessario compilare il modulo Modulo rimborso fattura che può essere scaricato dal sito.
Se non è possibile scaricarlo, il modulo è disponibile c/o gli sportelli.
Tale modulo può essere inviato via mail, via fax o consegnato presso gli sportelli.
Il modulo dovrà essere compilato dall’intestatario del contratto indicando:

  • numero utente
  • numero fattura e importo
  • codice IBAN su cui effettuare il rimborso.
    Allegare copia della carta d’identità del sottoscrittore come indicato sul modulo stesso.

Si, la bolletta deve essere saldata.
Con il modulo di Modulo disdetta andrà tassativamente indicata la lettura del contatore al momento della chiusura e la bolletta verrà emessa a conguaglio.

PERDITA OCCULTA: si riferisce alla perdita causata da eventi imprevisti, accidentali e involontari a valle del contatore a seguito di rotture della tubazione dovute a invecchiamento, corrosione, guasto, gelo o motivi simili. Per essere considerata occulta, la perdita deve avvenire in una parte dell’impianto che sia interrata o sepolta nel conglomerato cementizio e che non sia in alcun modo visibile e non possa essere rilevata dall’esterno in modo diretto ed evidente, ma comunque implichi fuoriuscite d’acqua, a volte di notevoli dimensioni.

A titolo esemplificativo e non esaustivo NON sono perdite occulte e quindi non sono oggetto di risarcimento, rimborso e/o sgravio e sono escluse dalla garanzia le perdite:

  • cagionate dal malfunzionamento di: rubinetti e sistemi di scarico, elettrodomestici, impianti di utilizzazione, addolcitori d’acqua, ecc.;
  • subite dagli impianti visibili, che non sono realizzati in conglomerato cementizio o sottoterra;
  • provocate da danni durante interventi di riparazione effettuati dall’utente;
  • causate da lavori edili e/o stradali e/o da scavi e/o da sbancamento di terreni e danni indiretti consequenziali di qualsiasi natura;
  • derivanti dalle rotture delle tubazioni causate dall’utente o da terzi;
  • verificatesi su parte dell’impianto privato e/o apparecchiature collocate all’interno del pozzetto in cui è posizionato lo strumento di misurazione o contatore;
  • conseguenti a dolo dell’utente o di terzi o che siano il risultato di circostanze preesistenti al momento dell’adesione al Fondo e già noti all’utente;
  • generate da terremoti, da eruzioni vulcaniche, e da inondazioni;
  • derivanti da colpa grave del cliente, cioè quando l’imperizia o la negligenza del comportamento sono indiscutibili e, di conseguenza, risulta evidente la macroscopica inosservanza degli obblighi derivanti dal contratto di fornitura del servizio idrico;
  • prodotte dal guasto di apparecchiature che forniscono servizi ad utenze non domestiche che dovrebbero pertanto essere soggette a periodici controlli e/o interventi di manutenzione (es. banchi frigoriferi, ecc.).

Qualora non fosse possibile scaricare il modulo, lo stesso è disponibile c/o gli sportelli.

Indicare sul modulo:

  • dati anagrafici;
  • data riscontro perdita;
  • data riparazione perdita;
  • lettura alla riparazione ed eventualmente la fattura interessata dalla perdita.

Insieme al modello di denuncia, debitamente compilato in ogni sua parte, l’utente deve allegare:

  • copia della carta d’identità del dichiarante;
  • dichiarazione dell’idraulico intervenuto per la riparazione (in cui dichiari che l’acqua è andata dispersa nel terreno).

NB: tutte le spese inerenti alla ricerca e riparazione della rottura della condotta che ha determinato la perdita nonché tutte le spese per il ripristino del conglomerato cementizio NON saranno oggetto di rimborso da parte dell’assicurazione.

È necessario verificare il contatore: in assenza di utilizzo di acqua da parte dell’utente, i numeri o le lancette del contatore devono rimanere fermi.
In caso contrario, l’utente deve verificare, con il proprio idraulico che non vi siano problemi all’impianto interno.

L’Ufficio d’Ambito di Como (ATO) sulla base delle indicazioni deliberate dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha introdotto importanti novità nelle tariffe per il servizio idrico con l’aggiornamento dell’articolazione tariffaria del Servizio Idrico Integrato per le utenze domestiche e non domestiche.

Como Acqua pubblica sul proprio sito i risultati delle analisi dell’acqua.

L’Acquedotto utilizza l’ipoclorito di sodio (comunemente detto cloro) come disinfettante allo scopo di garantire la perfetta igiene dell’acqua, dalla centrale di pompaggio fino al rubinetto.
Per eliminare questo inconveniente basterà raccogliere l’acqua in una brocca e lasciarla decantare per qualche minuto.

Può significare che nello stabile sono stati fatti di recente dei lavori sulla rete interna di distribuzione oppure che l’erogazione dell’acqua è stata interrotta e che si è formato un ristagno nei tubi.
La stessa situazione si può verificare quando il rubinetto resta chiuso per molto tempo (es. per il periodo delle ferie).
Per eliminare questa colorazione basterà lasciar scorrere abbondantemente l’acqua, anche per una decina di minuti.

La presenza di sabbia non indica un’alterazione della qualità dell’acqua.
Nella maggior parte dei casi questi residui derivano dal calcare che si forma per la normale precipitazione degli ioni di calcio e magnesio, soprattutto quando si riscalda l’acqua per gli usi domestici.
Per ristabilire un flusso trasparente è sufficiente utilizzare e tenere sempre pulito i filtri di erogazione posizionati sul rubinetto.

La causa di questa opacità è l’elevata pressione dell’acqua determinata sia dagli impianti di pompaggio cittadini, sia dalle autoclavi condominiali.
Tale pressione è necessaria per poter servire anche i piani più alti delle abitazioni.
Per avere l’acqua limpida è sufficiente aspettare pochi minuti dopo il prelievo per permettere alle micro-bollicine di evaporare naturalmente.

Nei casi di predisposizione esistente i costi per l’attivazione sono i seguenti:

• € 26,00 per spese contrattuali per tutte le utenze ad esclusione di volture da parte di eredi
• € 16,00 per spese di bollo per tutte le utenze
• deposito cauzionale il cui importo è variabile in base all’uso e al numero delle unità abitative e che, nel caso di utenze domestiche, può non essere corrisposto scegliendo come modalità di pagamento l’addebito diretto SEPA

Di norma, l’erede deve provvedere a volturare il contratto intestato al defunto a nuovo utente (sé stesso o nuovo utente).
Nel caso il nuovo intestatario risulti residente e l’immobile servito è prima casa (in merito vale l’autocertificazione) Como Acqua provvederà all’immissione in ruolo del subentrante quale utente domestico residente a far data dalla voltura.
In questa prima fase di avvio del nuovo gestore e limitatamente alla bollettazione di competenza 2018-2019, al fine di consentire agli utenti di allinearsi alle nuove disposizioni del regolamento in merito ai tempi di voltura, Como Acqua, su istanza dell’utente, potrà procedere con il ricalcolo per i periodi successivi al 1/1/2018.
In tal caso le istanze dovranno pervenire entro il 31/03/2020. A partire dalla bollettazione di competenza del 2020 si applicheranno le disposizioni del Regolamento di acquedotto.

Le tariffe di fognatura e depurazione, quota fissa e quota variabile, sono applicate agli utenti che usufruiscono di questi servizi e quindi risultano allacciati alla rete fognaria pubblica.

L’allacciamento per questi usi è possibile e verrà classificato in base al soggetto che ne ha fatto richiesta, come di seguito esplicitato: uso agricolo e zootecnico, uso domestico non residente, uso artigianale e commerciale, uso industriale e uso pubblico.
L’uso di tali acque, per sua natura, non comporta il loro afflusso in pubblica fognatura e quindi non è soggetto al pagamento della quota fissa e quota variabile dei servizi di depurazione e fognatura.

Falso. Nonostante gli annunci degli organi di informazione, la ventilata sospensione delle bollette per tutto il territorio nazionale non è entrata nel provvedimento con le nuove misure per contrastare gli effetti economici dell’epidemia da Coronavirus, il cosiddetto “Decreto cura Italia” approvato dal governo. Al momento, dunque, non c’è alcuno stop generalizzato per tutto il territorio nazionale come pure si era paventato nei giorni scorsi.

Vero. Resta, per ora, quanto previsto da uno dei primi decreti legge emanati all’inizio dell’emergenza da Covid-19 per fronteggiare l’impatto dell’epidemia da Coronavirus. Il decreto legge n.9, approvato venerdì 28 febbraio dal Consiglio dei ministri, fissava, come si ricorderà, la sospensione delle bollette di luce, gas, acqua e rifiuti fino al 30 aprile per i Comuni che per primi sono stati colpiti dal contagio, l’originaria “zona rossa”.

Vero. Al momento, a meno di ulteriori decisioni sul tema, lo stop resta valido per gli 11 Comuni della prima zona “rossa”, poi riassorbita in un secondo momento nella cosiddetta “zona arancione (la Regione Lombardia e altre 14 province dell’Italia centro-settentrionale) che è stata poi estesa a tutto il territorio nazionale. Le amministrazioni interessate dalla sospensione sono quindi, lo ricordiamo, dieci in Lombardia (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini) e una in Veneto (Vo’).

Vero. ARERA ha deciso di rinviare dal 10 marzo al 3 aprile le procedure di distacco per i clienti morosi.

PERDITA OCCULTA: si riferisce alla perdita causata da eventi imprevisti, accidentali e involontari a valle del contatore a seguito di rotture della tubazione dovute a invecchiamento, corrosione, guasto, gelo o motivi simili. Per essere considerata occulta, la perdita deve avvenire in una parte dell’impianto che sia interrata o sepolta nel conglomerato cementizio e che non sia in alcun modo visibile e non possa essere rilevata dall’esterno in modo diretto ed evidente, ma comunque implichi fuoriuscite d’acqua, a volte di notevoli dimensioni.

A titolo esemplificativo e non esaustivo NON sono perdite occulte e quindi non sono oggetto di risarcimento, rimborso e/o sgravio e sono escluse dalla garanzia le perdite:

  • cagionate dal malfunzionamento di: rubinetti e sistemi di scarico, elettrodomestici, impianti di utilizzazione, addolcitori d’acqua, ecc.;
  • subite dagli impianti visibili, che non sono realizzati in conglomerato cementizio o sottoterra;
  • provocate da danni durante interventi di riparazione effettuati dall’utente;
  • causate da lavori edili e/o stradali e/o da scavi e/o da sbancamento di terreni e danni indiretti consequenziali di qualsiasi natura;
  • derivanti dalle rotture delle tubazioni causate dall’utente o da terzi;
  • verificatesi su parte dell’impianto privato e/o apparecchiature collocate all’interno del pozzetto in cui è posizionato lo strumento di misurazione o contatore;
  • conseguenti a dolo dell’utente o di terzi o che siano il risultato di circostanze preesistenti al momento dell’adesione al Fondo e già noti all’utente;
  • generate da terremoti, da eruzioni vulcaniche, e da inondazioni;
  • derivanti da colpa grave del cliente, cioè quando l’imperizia o la negligenza del comportamento sono indiscutibili e, di conseguenza, risulta evidente la macroscopica inosservanza degli obblighi derivanti dal contratto di fornitura del servizio idrico;
  • prodotte dal guasto di apparecchiature che forniscono servizi ad utenze non domestiche che dovrebbero pertanto essere soggette a periodici controlli e/o interventi di manutenzione (es. banchi frigoriferi, ecc.).

Qualora non fosse possibile scaricare il modulo, lo stesso è disponibile c/o gli sportelli.

Indicare sul modulo:

  • dati anagrafici;
  • data riscontro perdita;
  • data riparazione perdita;
  • lettura alla riparazione ed eventualmente la fattura interessata dalla perdita.