La seconda edizione del convegno annuale di Como Acqua ha messo in luce i vari aspetti di un impegno quotidiano, sostenuto da un imponente piano di interventi infrastrutturali
Si è rivelata un grande successo la seconda edizione del convegno “Spazio all’Acqua”, organizzata da Como Acqua nella splendida cornice di Villa Geno. Per l’intera giornata di lunedì 23 ottobre, si sono alternati nomi di spicco della politica, delle istituzioni e gli addetti ai lavori del settore idrico, che hanno risposto con entusiasmo alla chiamata dell’Ing. Enrico Pezzoli, Presidente e AD del gestore unico del Servizio Idrico Integrato nella Provincia di Como.
La sessione mattutina si è aperta con i saluti istituzionali di Alessandro Rapinese, Sindaco di Como, e del Consigliere provinciale Valerio Perroni, in rappresentanza dell’istituzione presieduta da Fiorenzo Bongiasca. Sono inoltre intervenuti due assessori di Regione Lombardia: Massimo Sertori (Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica) e Alessandro Fermi (Ricerca, Università e Innovazione).
Dopo aver annunciato la riconsegna “alla città e al mondo” della passeggiata sul lungolago entro la fine del 2023, l’Ass. Sertori ha spiegato come l’acqua sia un bene essenziale soprattutto in Lombardia, la cui agricoltura è la prima in Italia e necessità di 9 miliardi di metri cubi all’anno, pari all’intero fabbisogno per uso umano del resto del Paese. Entrando nel merito del Servizio Idrico Integrato, ha sottolineato come la normativa, per quanto a suo tempo rivoluzionaria, risalga a vent’anni fa e quindi ora necessiti di una messa a punto: “E’ una riflessione che dobbiamo fare tutti insieme, per arrivare a una tariffa che consenta di poter sostenere servizio e investimenti”.
L’Assessore Fermi si è complimentato con il Presidente e AD Enrico Pezzoli per il recente premio di CEO dell’anno conquistato ai Le Fonti Awards e ha ricordato il grande percorso compiuto da una società che ha visto nascere: “E’ stata sicuramente una sfida vinta e molto è dipeso dalla capacità amministrativa di chi l’ha gestita”.
Elogi all’operato di Como Acqua sono arrivati anche dal Sindaco di Como Alessandro Rapinese, il cui acquedotto dal 2026 passerà in gestione alla società di Pezzoli (oggi sono di sua competenza fognatura e depurazione): “Il diritto all’acqua è fondamentale in democrazia, ma con una società e un manager così efficiente dormo sonni tranquilli”.
Si è quindi aperto il primo panel, di taglio istituzionale, moderato da Sara Monaci de “Il Sole 24 Ore”. In questo spazio il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra (Sindaco di Tremezzina) ha spiegato come il passaggio dalle gestioni “in economia” a quella industriale rappresentata da Como Acqua, società a intero capitale pubblico abbia permesso investimenti altrimenti impossibili per i singoli comuni. Anche grazie a tali investimenti, in costante crescita nel corso degli anni, la qualità del servizio e la sicurezza dell’acqua fornita agli utenti è aumentata a livelli di eccellenza, come si è compreso dall’intervento di Lucia Lo Palo, Presidente di Arpa Lombardia e quindi massima autorità regionale in tema di controlli ambientali. Silvia Bartolini, Capo dell’Unità Marine Environment and Clean Water Service della Commissione Europea, ha approfondito il tema della “Water Awareness”, ovvero della consapevolezza necessaria per evitare gli sprechi della risorsa, sia nel livello macro rappresentato dai gestori che a quello capillare incarnato dai consumatori finali. A chiudere la sessione sono state le interessanti riflessioni di Andrea Guerrini, componente del Collegio dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), il nuovo DCO, il prossimo periodo regolatorio nel quale si determina la tariffa del servizio idrico. Particolarmente interessante, a questo proposito, è un’indagine di REF Ricerche secondo la quale solo il 29% dei cittadini sa che è proprio ARERA ad approvare le tariffe che finiscono nelle loro bollette, mentre il 40% ritiene che sia il gestore e l’11% pensa invece che dipenda da una scelta del Sindaco.
Nel pomeriggio, invece, il direttore di Radio Lombardia Luca Levati ha moderato un panel caratterizzato da una pluralità di interventi tecnici. Il primo è stato quello di Marco Carta, amministratore delegato di Agici – Finanza di Impresa, il quale ha toccato sia gli aspetti riguardanti l’effetto del PNRR sulla progettazione nel settore idrico, sia i temi di maggiore interesse emersi nell’attività dell’osservatorio OSWI (del quale fa parte anche Como Acqua), che monitora il settore idrico nazionale. Tra questi, ovviamente, è tornato il tema degli investimenti, riecheggiato anche nell’intervento di Milo Fiasconaro, Executive Director di APE – Aqua Publica Europea, incentrato sulle conseguenze delle nuove direttive europee sulla qualità delle acque, nonché in quello di Samir Traini, di REF Ricerche, il quale ha evidenziato come Como Acqua rappresenti un vero e proprio benchmark per la sua capacità di investire costantemente sul servizio (il piano triennale 2023/26 ammonta a oltre 163 milioni di euro). Benedetta Brioschi, Associate Partner di The European House – Ambrosetti, ha presentato le risultanze del libro bianco 2023, focalizzato sulla gestione della risorsa acqua come driver di competitività e sviluppo industriale sostenibile. Si tratta di un documento elaborato dalla Community Valore Acqua per l’Italia, della quale Como Acqua è entrata a far parte di recente, nella logica di network che da sempre la contraddistingue.
La conclusione è stata affidata a Tessa Gelisio, nota conduttrice Mediaset. Dopo essere stata da Luca Levati in merito alla sua passione per l’ambiente, e in particolare per il settore dell’acqua, ha duettato con “il sommelier dell’acqua” (il responsabile dei laboratori di Como Acqua), per un momento tanto divertente quanto istruttivo: una serie di assaggi e prove pratiche finalizzate a dimostrare le diverse proprietà e le componenti organolettiche dell’acqua erogata.
Comprensibilmente, il Presidente e Ad di Como Acqua Ing. Enrico Pezzoli si dice molto soddisfatto dell’esito dell’evento: “Il nostro obiettivo consisteva nel fornire il più esaustivo quadro possibile del settore idrico, in un dialogo aperto con i sindaci del territorio e con tutti gli stakeholder che hanno accettato il nostro invito. Per noi è l’appuntamento dell’anno, anche se le occasioni di confronto con Sindaci e territori non ci mancano (anche sull’operatività quotidiana). Abbiamo però voluto il punto su quanto abbiamo fatto nel corso del 2023, un anno che ci ha visti proseguire a spron battuto nel percorso di crescita che ormai da tempo abbiamo intrapreso insieme, ma soprattutto in luce tutto quello che potremmo fare nel prossimo futuro, se manterremo la solidità e la compattezza di quella che si è dimostrata essere una vera e propria squadra vincente”.
“Da quando Como Acqua ha iniziato la sua operatività, nel 2019, abbiamo vinto sfide veramente difficili: prima il Covid, poi la guerra in Ucraina che ha comportato un drammatico rialzo dei costi dell’energia, quindi la crisi climatica che si è tradotta dapprima nella siccità del 2022 e infine nelle precipitazioni che hanno flagellato il nostro territorio nel corso di quest’anno. Eppure, nonostante tutti questi problemi, abbiamo continuato a crescere e non solo come perimetro territoriale, ma anche e soprattutto sul piano della qualità del servizio e degli investimenti”.
“Se lo scorso anno la carenza idrica ha richiesto reazioni immediate, emergenziali, oggi sappiamo che la crisi climatica ci accompagnerà per diverso tempo e quindi serve uno sguardo lungimirante, di lungo periodo. Proprio per questo oggi più che mai è fondamentale parlare di investimenti – cosa che sono certo accadrà nel corso di tutta la giornata – e sviluppare un’idea di futuro che tenga insieme la consapevolezza delle difficoltà, ma anche con l’orgoglio di essere ottimi attrattori di risorse. I numeri dimostrano che gli investimenti procapite di Como Acqua siano molto di più di quelli di aziende più grandi per dimensioni, anche perché ci siamo dimostrati seri e affidabili nel rapporto con chi ci ha dato fiducia e sostegno economico: da Regione Lombardia, fino alla Banca Europea per gli Investimenti. Abbiamo in pancia competenze e professionalità che ci consentono di mettere a terra progetti innovativi, come abbiamo fatto utilizzando anche il contributo PNRR, e asset fondamentali come il laboratorio, che anche nel 2023 si è rivelato di straordinaria importanza.
Siamo consapevoli di avere sulle spalle una grande responsabilità. L’acqua è una risorsa che ci eravamo abituati a considerare inesauribile e che invece oggi sta diventando sempre più scarsa e quindi preziosa: il suo controllo si combattono guerre, anche di tipo economico. A mio avviso la sfida parte però dal nostro livello: dal qui e ora che ci vede ogni giorno gestire la risorsa idrica per il nostro territorio, con una chiara visione di cosa vogliamo per il nostro futuro e soprattutto per quello della comunità che abbiamo l’onere e l’onore di servire”.