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Giovedì 01/06/2023

La Geopolitica protagonista a Villa Gallia nel corso del convegno organizzato da Como Acqua, Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato, con il ministro Locatelli e prestigiosi esperti del settore

Martedì 30 maggio alle ore 17 le porte di Villa Gallia si sono spalancate per accogliere il convegno organizzato da Como Acqua “WATER WARS – L’acqua come fonte di vita e causa di guerra”.

L’evento, promosso dal Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Como Acqua, apre la strada ai molteplici appuntamenti che la Società comasca desidera organizzare per dialogare con i cittadini, interpretando in senso estensivo i doveri sociali impliciti nella sua fondamentale mission.

Al centro del dibattito, ovviamente l’acqua e tutte le implicazioni e tensioni economiche, sociali, culturali ad essa legate. Del resto, si sta sempre più affermando la tesi, supportata da ricerche e studi scientifici, che vede una connessione tra climate change, crescita demografica, diminuzione della risorsa idrica e il moltiplicarsi di conflitti, dall’Ucraina all’Africa. Un dramma dal quale nessuno può sentirsi al riparo.

La siccità che abbiamo conosciuto sia la scorsa estate, sia questo inverno, così come gli eventi alluvionali che hanno piegato l’Emilia Romagna, pur nella loro diversità rappresentano due facce della medesima medaglia: il cambiamento climatico. Fenomeni estremi che ci lasciano disorientati e che richiedono, proprio per la loro complessità, di essere interpretati, compresi e inseriti in un contesto che valichi i confini locali. Con questo convegno dal taglio inedito, si sono voluti portare argomenti attuali e non scontati all’attenzione di un pubblico vasto ed eterogeneo, ribadendo la volontà della Società di accompagnare gli utenti in un percorso di sensibilizzazione e responsabilizzazione” spiega L’Ing. Enrico Pezzoli, Presidente e AD di Como Acqua.

Come enunciato dall’obiettivo 6 dell’agenda ONU, garantire l’accesso all’acqua è un impegno che le istituzioni devono assicurare perché, anche grazie a ciò, si tutela la dignità delle persone. Proprio sul valore umano, sulla cura che la comunità tutta deve dimostrare ai più fragili si è concentrato l’intervento di Alessandra Locatelli, ministro delle Disabilità: “È fondamentale che tutti, anche i più piccoli, apprendano quanto i gesti, le azioni e gli impegni del singolo possano contribuire in maniera incisiva al benessere della collettività, soprattutto per gli strati più fragili. Questa attenzione al prossimo è la medesima che ci deve spingere a riservare attenzione all’ambiente, un bene comune, e alle risorse ad esso collegate tra cui, la più preziosa, l’acqua” ha spiegato.

 Viviamo grazie all’acqua ma nel mondo – in oltre 200 località diverse – di acqua si muore. E non intendiamo solo a causa della penuria della risorsa idrica ma anche a causa dei conflitti che si scatenano – più o meno direttamente – per il controllo di questa. Come evidenziato da Maria Cristina Rulli, Professore di Sicurezza Idrica e alimentare presso il Politecnico di Milano, “si moltiplicano le aree – teatro di guerra – in cui la scarsità idrica si combina strettamente con l’insufficienza alimentare. Questo nesso è facilmente comprensibile: dove non si può assicurare la sussistenza, la gestione dell’acqua si rivela una ricchezza ma anche uno strumento di ricatto. Ecco allora che la storia, anche contemporanea, riporta di guerre combattute per il dominio di territori e delle risorse ad essi annessi. Quale risorsa più importante, se non l’acqua che è vita, per controllare intere popolazioni?”

Se è vero che la prima guerra per l’acqua è stata combattuta ancora in epoca sumera, tra le città di Urlama e quella di Unma, non molto è cambiato fino ad oggi, come si può constatare volgendo lo sguardo allo scenario ucraino.

Mirko Mussetti, analista di Limes Rivista italiana di geopolitica, ha spiegato dettagliatamente in che modo “l’oro blu” sia elemento nevralgico in tempi di pace, ma ancor più in frangenti bellici: “In Ucraina l’acqua è tutto: elemento indispensabile per le coltivazioni, ma anche canale logistico per l’export, fonte di ricchezza grazie alle riserve di idrocarburi nei fondali del mare antistante. La stessa risorsa però possiede anche un volto meno positivo, essendo un potenziale strumento di distruzione (nell’ipotesi di abbattimento di dighe o paratie che potrebbero allagare intere città), un fattore di pericolo ambientale se contaminata, un elemento di allarme quando minaccia il corretto funzionamento delle centrali nucleari. Già solo dalla complessità che emerge da questo scenario, ben si comprende come la guerra cui stiamo assistendo da oltre un anno abbia nella risorsa idrica un elemento centrale”.

Il carattere di unicità di questo convegno passa, oltre che dal tema prescelto, l’idropolitica, e dal panel trasversale di relatori che vi hanno partecipato, anche dalla raccolta fondi che Como Acqua ha presentato nel corso dell’appuntamento. La Società ha deciso di essere a fianco di Oxfam Italia nel progetto “Dona acqua, salva una vita”, allo scopo di contribuire in maniera tempestiva e concreta a garantire l’accesso all’acqua per le popolazioni di Ucraina, Turchia, Siria e Corno d’Africa.

Ci sono Paesi nel mondo – riporta Sorinel Ghetau, Direttore Programmi Oxfam Italiadove il diritto all’acqua non viene minimamente rispettato. Che sia per motivi climatici come nel Corno d’Africa, per disastri naturali come il terremoto in Turchia e Siria, o per una guerra come in Ucraina. Siamo portati a pensare che siano altri a doversene occupare, invece tutti possiamo dare il nostro contributo. Non potremmo fare nulla senza donatori privati, che siano singoli cittadini o aziende. È importante parlarne, quindi ringrazio di cuore Como Acqua per averci coinvolto in questa iniziativa, quanto mai necessaria, e aver dato visibilità alla nostra raccolta fondi”.

Ulteriori informazioni

Como Acqua sostiene il progetto “Dona Acqua, salva una vita”. Qui trovi tutti i dettagli del progetto: https://www.oxfamitalia.org/como-acqua/.

Basta poco per contribuire: basti pensare che con 5 euro, è possibile donare un recipiente per trasportare e conservare in modo pratico e sicuro l’acqua purificata, a riparo da germi e batteri. Con 10 euro, si dona un Kit di emergenza completo ad una famiglia, che oltre alle bustine e al recipiente, contiene sapone disinfettante e detergenti, asciugamani e oggetti per la pulizia personale. Con 20 euro vengono donate bustine potabilizzanti per purificare 2000 litri di acqua, sufficienti al fabbisogno settimanale di una famiglia “in emergenza”, per bere, lavarsi e cucinare.

La registrazione integrale del convegno sarà pubblicata a breve sul canale You Tube di Como Acqua